Oltre a tutta la normativa specifica in materia e tutti i riferimenti tecnici affrontiamo ora gli effetti pratici dell'applicazione dei sistemi di contabilizzazione del calore.

Il prima istanza occorre innanzitutto ricordare che esistono due sistemi di contabilizzazione del calore:
1. Contabilizzazione diretta del calore
2. Contabilizzazione indiretta

Le due modalità sono evidentemente alternative e determinate quale conseguenza dell'attività del tecnico e delle valutazioni di fattibilità ed economicità che sono state fatte. Si può quindi assimilare che in carenza di interventi di modifica sostanziale del sistema di distribuzione e generazione del calore nel corso della vita dell'impianto non verrà modificato il sistema di contabilizzazione. Nel proseguo daremo per noto ed assimilata la distinzione tra queste due modalità volendo concentraci e soffermarci sugli aspetti pratici e funzionali che non variano in modo sostanziale.

Occorre inoltre segnalare che sussiste un adempimento, forse scontato, che è una detrminazione/conseguenza della fase di progettazione ed esecuzione dei lavori che è la lettura dei contatori. Questa attività può generalmente essere eseguita in 3 modi diversi:
1. Lettura diretta contatore per contatore (ovvero con accesso alle singole unità immobiliari e contatori)
2. Lettura così detta "walk-by" ovvero con necessità di intervento sul posto di personale incaricato che, senza accesso alle unità immobiliari ed ai contatori. Questa lettura avviene tramite quindi apparecchiature che dialogano in modalità radio
3. Lettura così detta "da remoto"; questa modalità di lettura prevede che ad un soggetto delegato vengono automaticamente trasmesse le letture dei contatori con frequenza e/o date predeterminate

In sede di assemblea condominiale o di delibera dei lavori è di fatto inserita la delibera sulla modalità di lettura quale conseguenza dei lavori deliberati.

Altro aspetto rilevante e preliminare per comprendere meglio il sistema di contabilizzazione riguarda la definizione e coincidenza o meno dell'anno condominiale rispetto all'anno solare. La contabilizzazione, che principalmente riguarda quella del riscaldamento (per meri aspetti pratici e storici), riguarda un servizio tipicamente stagionale e che la stagione non coincide con l'anno solare. Nella grande maggioranza dei casi i fabbricati condominiali che hanno un impianto centralizzato, tipicamente hanno un anno condominiale non coincidente con l'anno solare ma coincidente con l'anno termico.

Se l'anno condominiale coincide con l'anno termico, ovvero tutto un singolo inverno rientra in un medesimo anno condominiale, allora la contabilizzazione sarà effettuata per singola stagione e quindi con un unico conteggio che comprende tutto l'inverno con letture iniziali e finali che coincidono con il consumo rilevato nella singola stagione.

Se l'anno condominiale coincide con l'anno solare, ovvero dal 1.1 al 31.12 allora in ciascun rendiconto condominiale ricadranno 2 differenti inverni in porzione. Ciò non comporta alcuna particolare difficoltà se non quella di chiarire che:
1. Il costo medio ad unità di misura in una stagione, può differire anche sostanzialmente dalla stagione successiva, pur se contabilizzati nel medesimo rendiconto
2. Ai fini di effettuare una corretta ripartizione e determinazione sarà necessario effettuare un numero di letture superiore, non solo lettura iniziale e finale per ciascuna stagione, ma anche una al 31.12 di ciascun anno che avremo quindi una conseguenza di letture come segue
Lettura al 1.1 dell'anno - lettura finale di chiusura stagione, lettura iniziale di apertura di stagione (spesso 0 in quanto i contabilizzatori sono programmati per azzerarsi) - lettura al 31.12 dell'anno

Fatte queste premesse concludo esponendo come si dovrebbe procedere in termini di ripartizioni a consuntivo delle spese di riscaldamento. Prima dei sistemi di contabilizzazione generalmente era previsto solo il criterio millesimali di tabella riscaldamento. Dopo l'entrata in vigore della riforma invece i criteri di ripartizione delle spese si moltiplicano e suddividono come segue:
Spese relative ai consumi involontari: saranno ripartiti secondo la tabella dei consumi involontari/dispersioni
Spese relative ai consumi volontari: saranno ripartiti secondo i consumi letti e rilevati
Altre spese non relative ai consumi: proseguirà la ripartizione di queste secondo i previgenti criteri (generalmente millesimi di tabella riscaldamento)